Dakar, Ceci recupera, noie per Salvini. Oggi si arriva ad Hail
Quella di ieri è stata la seconda tappa di questa 45^ Dakar. La partenza era dal bivacco iniziale posto sul Mar Rosso, ovvero il Sea Camp così chiamato e poi 669 km di cui 430 in prova speciale per arrivare all’interno della Arabia Saudita ad Alula. Un percorso tra monti, sentieri, canyon e molto sbriciolato che ha provocato problemi per tanti. Per i nostri portacolori emiliani questa seconda delle 14 previste ha visto il modenese Paolo Ceci navigare il Can Am della South Racing n°320 guidato dalla saudita Mashael Alobaidan fino al traguardo. Ancora una volta arrivo in notturna dopo 8h23’49” fatti in prova speciale che li hanno portati al 34° posto nella gara tra i 4×4 prototipi leggeri, ieri vinta dagli statunitensi Mitchell Guthrie e Kellon Walch. Ora la generale di questa T3 vede sempre al comando i cileni Francisco Chaleco Lopez Contrado e Juan Pablo Latrach Vinagre, mentre per il Can Am del duo misto Ceci-Alobaidan, dopo i guai alla prima tappa con tanto di penalità e perdita di oltre 27 ore che li piazzava al 44°, ieri un primo recupero di alcune posizioni tanto da essere al 41° posto. Di certo per Ceci e la Alobaidan questa Dakar avrà il solo obbiettivo di arrivare al traguardo finale e senza altri guai. Passando alle due ruote, tra le moto, quella di ieri per l’altro nostro portacolori bolognese Alex Salvini è stata una tappa non troppo fortunata. Dopo aver dichiarato di essersi divertito nella prima parte della tappa di capodanno, il nostro centauro in sella alla Fantic n°66, ieri è incappato prima in una caduta e poi ha avuto noie elettriche alla moto. Il risultato un 86° nella classe Rally 2 ma con tanto di 11 ore di penalità che lo escludono dai giochi di classifica. Oggi ripartirà dalla stessa posizione in classifica, questa capeggiata dal sudafricano, vincente ieri, Michael Docherty e con il miglior italiano Paolo Lucci saldo al 3° posto. Per la cronaca a vincere l’assoluta tra i motociclisti ieri è stato il ventenne statunitense Mason Klein ora anche leader di questa Dakar. Tra le auto è stato il campione della scorsa edizione, ovvero il qatariota Nasser Al-Attyah con Mathieu Baumel e la loro Toyota ad imporsi ma il leader di queste è rimasto Carlos Sainz, ieri 3°, con la Audi. Guai per tanti a partire dalle forature che hanno lasciato senza gomme da cambiare anche a mister Dakar come Stephan Peteranshel finito 15°. Restando tra le 4 ruote la categoria SSV T4 è andata ai polacchi Marek Gozal, padre del 18enne Erik vincente della prima tappa, e Macjei Marton, mentre salendo sui bestioni dei camion della T5 è andata al trio Ales Loprais, Peter Pokora e Jaroslav Valtrjr. Ma oggi per tutti sarà una nuova alba e un’altra corsa di questa Dakar 2023 e ci si addentrerà sempre più verso nord est della penisola arabica con arrivo alla nota città di Hail. Dalle note si partirà subito in speciale dal bivacco di Alula e poi dopo i 447 km contro il cronometro e sembra che sarà molto veloce, ci saranno gli altri 221 per raggiungere il nuovo bivacco. Stasera vedremo se come da sempre la Dakar muta ad ogni tappa, le classifiche daranno le risposte. Classifiche
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