Ceci e Amos un 5° al Marocco tra i big

Con una grande prestazione il duo italiano, formato dal pilota varesino Eugenio Amos e dal navigatore modenese Paolo Ceci, a bordo della Toyota Hilux del team Overdrive Racing è entrato tra i top five al Rally del Marocco. Questa era l’ultima gara del mondiale FIA e FIM Rally Raid 2023 e il teatro di questo round iridato è stato il fuoristrada del Marocco partito dall’oceano Atlantico da Agadir inoltratosi poi fino a Merzuga. Il tutto corso dal 13 al 18 ottobre con il prologo seguito da cinque tappe per un totale di 2240 km di cui 1470 contro il cronometro in prove speciali. Al via tutti i big “dakariani” di auto, moto, SSV e camion, visto che questa è stata considerata un vero test in vista della prossima Dakar 2024. Entrando nello specifico della gara condotta da Eugenio Amos e navigata da Paolo Ceci, alla loro terza gara in auto dopo il Sonora in Messico e la Desafio Ruta in Argentina, il risultato finale è stato straordinario. Partiti con lo spirito di continuare a fare esperienza e accrescere il feeling a bordo, il duo Amos-Ceci a bordo della Toyota tricolore targata dal 225 hanno iniziato con un prologo ad Agadir senza esagerare e concluso al 28° assoluti tra le auto. Per loro poi la corsa nella classe dei T1 con i vari Nasser Al Attiyah, già campione del campionato 2023 con una gara d’anticipo, il duo Audi con Carlos Sainz e Stephane Peterhansel, o il 9 volte iridato Sebastian Loeb, è iniziata con la prima tappa che ha portato al bivacco di Zagora dopo 721 km di cui 324 in prova speciale. Qui subito una doppia foratura con perdita di tempo ma nella lunga ed impegnativa tappa, a detta del navigatore Paolo Ceci, il risultato ha soddisfatto il duo in quanto i primi 100 km erano veramente pericolosi con pietre e salti. Tenendo un ritmo costante comunque è arrivato un 16° posto. A seguire la seconda tappa era ad anello sempre su Zagora di 388 km con 288 in speciale. Al traguardo di questa tappa tosta, così definita sempre da Paolo Ceci, l’equipaggio 225 del nostro duo ha riportato un 20° assoluto nonostante un’altra foratura. Eugenio ha guidato veramente bene anche se sul finale era un po stanco e così abbiamo abbassato il ritmo e poi stare al passo dei primi 10 è veramente dura. Ma noi, continua Paolo Ceci, dovremmo fare una gara intelligente e stare sul pezzo. Così nella generale è iniziata la risalita e ora sono al 15° della T1. Nella terza tappa, sempre ad anello da Zagora ma spingendosi fino al deserto del Merzuga con 444 km di cui ben 336 in speciale, Amos e Ceci sono giunti al traguardo molto contenti. Tenendo un ritmo bello elevato in questa tappa molto veloce con tante pietre, peccato dalla partenza in 22^ posizione dietro a 7 SSV che hanno creato problemi di polvere per il sorpasso. In più a 50 km dalla fine, altra foratura ma questa volta hanno deciso di tenerla controllata ed arrivare al traguardo con la parte sinistra difficile da guidare negli ultimi 20 km. Il risultato è comunque un 16° grazie alla buona guida di Eugenio Amos e alla navigazione senza errori di Paolo Ceci. Poi la sfortuna ha cambiato auto e così nella quarta tappa, dove gli inconvenienti hanno bersagliato anche i big, per l’equipaggio italiano è arrivato un grande risultato. Un 6° assoluto con molta soddisfazione dopo 426 km che hanno portato da Zagora a Merzuga con 351 km di speciale. Le parole di Paolo Ceci, è un risultato che aspettavamo e che è arrivato ed ora siamo al 7° della generale. La tappa di oggi era una di quelle in stile Dakar a tutti gli effetti dove abbiamo fatto di tutto, pietre, camel grass, dune, in più una navigazione bella complicata e sono molto soddisfatto del mio lavoro in quanto sono riuscito a non perdermi mai contribuendo così al risultato finale grazie anche alla guida precisa e senza errori di Eugenio Amos. Infine la quinta tappa, altro anello di soli 152 km intorno al traguardo di Merzuga. Raggiunto il traguardo di questo Rally del Marocco 2023, l’esclamazione è stata: con immensa soddisfazione. Migliorandosi di un altro buon risultato, il duo Amos e Ceci ha concluso questa gara iridata andata al saudita Al Rajhi con il tedesco Gottshalk, al 5° assoluto e sul podio finale la grande soddisfazione di sventolare la bandiera italiana. Ma non solo un 5° posto che è anche il loro risultato finale di questo mondiale tra le auto, nonostante le sole tre gare effettuate a bordo di quella Toyota Hilux della Overdrive Racing. Nel ringraziare il team e i loro meccanici oltre al team manager Oscar Lanza, l’equipaggio tricolore ora è consapevole di aver accresciuto il loro potenziale in vista della Dakar 2024 dove saranno al via a gennaio con l’intento di cercare il traguardo finale tra i top ten della T1 tra le auto. Nel frattempo tra le moto ha vinto la gara l’australiano Toby Price con la KTM ma il mondiale è andato all’argentino Luciano Benavides su Husqvarna. Salendo tra i SSV la T3 a Quintero  la T4 al lituano Baciuska e i camion all’olandese Snijders.

Immagini dal profilo Facebook di Paolo Ceci e da MCH Photo Disk

     

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