Dakar: Ripartenza senza turbo per Ceci. Oggi l’assaggio nel Empty Quarter

La corsa iridata della Dakar è ripartita ieri dopo il lunedì di riposo a Riyadh e si è diretta a sud est della Arabia Saudita giungendo ad Haradh dopo 686 km con 358 in prova speciale. Questa nona giornata del grande raid non ha risparmiato noie e cadute con ritiri. Come da programma i motociclisti sono stati i primi ad aprire la rotta di primo mattino, ancora con un clima freddo. Dopo i primi 108 km di trasferimento sono partiti per la speciale e quì dopo pochi km la caduta dello spagnolo ufficiale Honda, Joan Barreda, poi soccorso per uno schiacciamento alla schiena. L’individuazione dei tanti way point ha tra canyon, sassaie e piste veloci ha fatto la differenza che ha portato all’argentino Luciano Benavides al suo 2° successo in questa dura edizione. Alle sue spalle il temibile Toby Price con la KTM Factory a 1’02” e a chiudere il podio è giunto il leader della generale Skyler Howes con l’altra Husqvarna Factory. Per il miglior italiano, Paolo Lucci un 19° assoluto che lo mantiene al 2° posto nella Rally 2 alle spalle di Romain Dumontier. Passando alle 4 ruote, la gara dei quad è stata vinta dal lituano Laisvydas Kancius mentre il leader che resta Alexandre Giroud è giunto al 4° posto. La corsa delle auto ha vissuto una giornata dove il 9 volte iridato Sebastien Loeb con il suo navigatore Fabian Lurquin hanno imposto la marcia vincente mentre i leader Nasser Al Attiyah e Mathieu Baumel sono giunti al 8° posto. Ma ieri c’è stato anche il cappottone del duo Carlos Sainz e Lucas Cruz su una duna appena partiti con tanto di trasporto in elicottero di Sainz per l’ospedale poi fatto rientrare per continuare la corsa. Arriviamo dunque alla ripartenza del “nostro” duo Paolo Ceci, da Prignano di Modena, alla navigazione e la Mashael Alobaidan, dalla Arabia Saudita, alla guida del Can Am n° 320 della South Racing. Dopo aver resettato nel giorno del riposo, il mezzo e il fisico, ieri sono ripartiti per fare questa seconda settimana senza noie. Ma entrati in speciale, questa volta è stato il turbo a lasciarli sprovvisti e come ha dichiarato lo stesso Paolo Ceci in un post su facebook: oggi purtroppo siamo rimasti senza turbo al km 1 della speciale e abbiamo cercato di fare del nostro meglio per portare a casa la tappa. Da una visione ai vari check point da subito partiti dalla loro 21^ posizione sono arrivati fino alla 16^ per poi stazionarsi al 18° finale della loro categoria prototipi leggeri della T3. Gara questa vinta dagli argentini Davide Zille e Sebastiano Cesana con un’altro Can Am della South Racing ma alla testa della loro generale rimangono i francofoni Guillaume de Mevius e Francois Cazalet ieri secondi. Nella avvincente modificata della T4 ancora il diciottenne polacco Erik Gozal con Oriol Mena si sono imposti sui leader Rokas Baciuska e Oriol Vidal Montigano. Tra i camion tappa al trio Janus Van Kasteren, Darek Rodewald e Marcel Snijders con i leader della Repubblica Ceca a bordo dell’Iveco Ales Loprais, Petr Pokora e Jaroslav Waltr Jr finiti ieri al 4° posto.  Oggi la tappa 10 che porterà sempre più a sud est della penisola araba fino al temuto deserto del Empty Quarter o meglio il mare di sabbia più grande del mondo. Si arriverà a Shaybah stasera dopo 624 km dei quali 114 in speciale a fine tappa. E come ha affermato il modenese Paolo Ceci prima di partire per questa sua ennesima avventura alla Dakar, ci sono speciali corte nella seconda parte e queste sono quelle che mi preoccupano di più. Infatti oggi sarà la sabbia la vera protagonista e di tutti i tipi e solo stasera vedremo i risultati.  Classifiche  

 

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